Private è inteso come mondo intimo non ripiegato in se stesso ma in esplosione, in disoccultamento: un luogo compreso in un altro ma da esso rigorosamente separato. Disvelamento quindi protetto. Ogni autore, integrandosi negli spazi di Palazzo Pesaro Papafava, attraverso i differenti strumenti dell'arte contemporanea - dalla pittura alla scultura, dall'iinstallazione alla performance, dal video alla fotografia - concorre a tracciare liidea stessa della mostra. Private diventa mondo onirico nei lavori di Elisa Pavan, isolamento in Anita Sieff, identità e metamorfosi in quelli di Giancarlo Scagnolari, tempo scandito da un proprio ritmo in quelli di Elisabetta Di Maggio, inconscio in quelli di Laura Romero, spazio mappato in Michele Arzenton, spazio domestico in quelli di Augusto Maurandi, limite in Marco Ferraris. Private si infrange in mille possibili sfaccettature, molteplicità potenziale espressa di quello spazio che non potrà mai essere rubato, ma solo violato. E l'iopera qui riafferma la propria idiorritmia.Progetto O.S.M.U. One Space Many Use di Associazione culturale diip in collaborazione con Ambassade de France en Italie, Service Culturel - Délégation d'action Culturelle à Venise; Den Kongelige Norske Ambassade