Nel corso di Discantus, rassegna di incontri e concerti, si discute l’opera di alcuni dei principali compositori attivi a Venezia, attraverso l’ascolto dei loro lavori - eseguiti da interpreti di altissimo livello - in un dialogo con il pubblico. La rassegna si propone come un’occasione di riflessione e di apertura, tesa a avvicinare la musica di ricerca alla cittadinanza, cercando di costruire un dialogo tra i compositori d’avanguardia e il pubblico giovane, abituato a tutt'altro tipo di ascolti musicali.
L’edizione 2015 di Discantus è ricca di novità infatti, da quest’anno la rassegna diventa un appuntamento che per ben quattro giorni costituisce una riflessione dialogica permanente sulla manifestazione del contemporaneo nel linguaggio artistico-musicale. Ogni appuntamento è diviso in due parti: conferenza su un tema riguardante la relazione tra musica, contemporaneità e società / concerto tematico esemplificativo degli elementi discussi nella conferenza.
Giovedì 4 giugno | Una possibile sinestesia: l’incontro di musica e pittura.
Ore 18.00 | Conferenza introduttiva di Luca Mosca e Michele Bubacco
Ore 19.00 | Luca Mosca (pianoforte): Preludi, capricci e improvvisi (L.Mosca)
Venerdì 5 giugno | La lontananza nostalgica utopica futura. A proposito di Luigi Nono.
Ore 18.00 | Conferenza introduttiva di Nuria Schoenberg Nono
Ore 19.00 | Alessandro Fagiuoli (violino) e Paolo Zavagna (regia del suono): La lontananza nostalgica utopica futura (L.Nono)
Sabato 6 giugno | La ricerca del segno. Il ruolo dell’interprete nella prassi musicale.
Ore 18.00 | Conferenza introduttiva di Federica Lotti e Giovanni Mancuso.
Ore 19.00 | Federica Lotti (flauto, flauto in sole ottavino): il Canto Virtuoso – Recital, musiche di I. Fedele, C. Pasquotti, R. Mirigliano, G. Scelsi, C. Ambrosini, L. Lombardi
Domenica 7 giugno | Il linguaggio musicale nella contemporaneità.
Ore 18.00 | Conferenza introduttiva di Claudio Ambrosini e Nicolò Cristante
Ore 19.00 | Ex Novo Ensemble: Vita, Rousseau Le Douanier: Follia d’Orlando, For a month we loved forever, Algario (C. Ambrosini)