Genki, un innovativo progetto espositivo che mette in dialogo la filosofia orientale con il Metaverso e NFT art
Il progetto espositivo 'The 1st Annual METAVERSE Art @VENICE' è ideato da Victoria LU, artista eccentrica, docente e forse la più nota critica d’arte del mondo artistico cinese, con la cantante virtuale Autumn e si compone in due sezioni, Cookie Cookie 2.0 personale dell’artista co-ideatrice CryptoZR a cura di Li Zhenhua e dalla collettiva gEnki entrambe ospitate a Spazio Thetis all’Arsenale di Venezia nel periodo della Biennale Arte nei cinquecenteschi edifici dell’Officina Lamierini e della Tesa 106.
gEnki, a cura di Angelo Maggi e di Fu Sen, presenta le ricerche sviluppate congiuntamente da professori, studenti e artisti di Università di diverse parti del mondo, ed è stato promosso dall’ Università IUAV di Venezia e dalla Scuola di Dottorato di Storia delle Arti dell’Università Cà Foscari di Venezia.
L’esposizione, che continuerà anche in futuro in versione cloud, si sviluppa attraverso un percorso di installazioni digitali, opere NFT legate alla blockchain, con performance su web ed è incentrata su un nuovo modello di 'curatela autonoma decentralizzata'.
La mostra è stata organizzata in modo spontaneo da un gruppo di artisti con i loro sostenitori, i curatori sono stati selezionati dagli artisti stessi, così come i contenuti sono stati curati in modo indipendente, tutto secondo i principi del DAO (abbreviazione di Distributed Autonomous Organization) quindi con un elevato grado di decentramento, utilizzando tecniche di crowdfunding per la raccolta di fondi, co-organizzazione, interconnessione di piattaforme, applicati al concetto curatoriale.
Durante i sette mesi di esposizione, il numero di artisti presenti sia online che offline, arriverà a superare i 200, e diversi eventi si susseguiranno coinvolgendo numerosi artisti che popoleranno i metaversi, mondi virtuali paralleli, interagendo in tempo reale con Venezia da ogni parte del mondo.
Tra i numerosi artisti partecipanti citiamo: Fei Jun, docente universitario e artista che ha rappresentato la Cina all’edizione 2019 della Biennale Arte di Venezia; Popil, curatrice e designer di animazioni indipendente, progetto Animated Reality Metaverse Exhibition; A-Duo, cantante e artista musicale; Zhao Xiaoli, pittrice, artista digitale e influencer; Song Ting, artista NFT e studiosa delle antiche tradizioni pittoriche cinesi. Numerosi studenti del Beijing Institute Fashion Technology, progetto Weak Entity Virtual Fashion Series. Liu Jiaying (Crypto ZR), crypto artista e fondatrice di società blockchain.
Alla mostra collettiva gEnki hanno, inoltre, partecipato studenti e docenti provenienti da università e istituti di formazione di tutto il mondo.
gEnki ha l’intento di coinvolgere il pubblico e stimolare l’apprezzamento delle nuove tendenze dell’arte digitale e mira in particolare al coinvolgimento della Generazione Z, ovvero tutti coloro che sono nati tra il 1995 e il 2009 e che sono stati influenzati sin dalla nascita dalla tecnologia, dai dispositivi di messaggistica istantanea, dagli smartphone e dai giochi online e sono, pertanto, anche conosciuti come “Nativi Digitali”.
Con il continuo aggiornamento dei vari dispositivi hardware e software come 5G, AI, big data, blockchain, tecnologia di realtà virtuale, aumentata xR (Extented Reality), si sono sviluppate nuove arti multimediali e nuovi elementi visivi, i cui contenuti trasformativi e interattivi si possono trovare ovunque sulla Rete.
Gli utenti attraverso la vita virtuale nella Rete possono superare i limiti dello spazio fisico, oltrepassando la barriera tra la cognizione cerebrale, immaginazione mentale e mondo reale. È il cosiddetto 'METAVERSO' che è divenuto un hot topic non solo tra i creativi ma anche tra gli investitori a livello mondiale.
Genki è un concetto filosofico antico in Cina e Giappone, che si riferisce all'origine del mondo, e rappresenta l’energia vitale che genera ogni cosa, dando giustificazione dei fenomeni di formazione, sviluppo, mutamento e fine. Essere Genki significa dare il meglio di se stessi e creare un legame positivo con le persone. Lo studio del Genki si riferisce alla percezione umana della natura e del mondo, può, quindi, contribuire a far comprendere il legame tra il mondo fisico e il mondo virtuale? Possono varie modalità di interazione immersiva tra persone, cose e ambiente nel Metaverso, creare valore e suggerire un’interpretazione del senso dell'esistenza?
Il Metaverso, composto da mondi virtuali paralleli collegati tra loro, si sviluppa nel digitale, la sua materia infatti è costituita da dati e informazioni, ed è frutto di diversi elementi tecnologici tra cui video, realtà virtuale e realtà aumentata, ma è anche in stretta correlazione con l’universo fisico, in quanto ne condivide la stessa struttura spazio-temporale.
Si accede al Metaverso tramite alcuni dispositivi come computer o smartphone, e per rendere l’esperienza più immersiva, anche con visori di realtà aumentata. Gli utenti nel Metaverso creando avatar realistici possono vivere esperienze virtuali, svolgere attività, fare acquisti ed investimenti, partecipare a conferenze o concerti, interagendo socialmente con nuove modalità.
L’avatar trasporta ciò che desideriamo rappresentare, anche di noi stessi, in nuova dimensione, alimentando una riflessione sul tema dell’identità in una realtà “altra” che è non solo digitale, ma anche globale.