Thetis non è solamente una società di ingegneria. Due sono gli elementi che ne determinano la peculiarità.
Da una lato, una solida dimensione etica permea tutte le attività che la società svolge.
Dall’altro, per alimentare la creatività Thetis ha sempre accolto nei suoi spazi i lavori di artisti contemporanei, con la convinzione che tra l’artista e il ricercatore vi sia una affinità di percorsi e la possibilità di influenze positive reciproche.
Thetis, nell’ essere “in primis” un progetto finalizzato al recupero produttivo dell’Arsenale, doveva contenere già in sé le componenti necessarie per comprendere e per confrontarsi con l’arte e la storia. Doveva, nei fatti, avere un orizzonte più aperto, più ampio del solo spirito imprenditoriale.
Doveva, necessariamente, essere portatore di una nuova visione, di un modo nuovo di interpretare il concetto di impresa. Non è stato solo il caso, quindi, a far si che Thetis iniziasse il proprio cammino a braccetto con una sua “identità” di promotore dell’arte contemporanea.
Da queste osservazioni è nato lo “Spazio Thetis”. Un luogo di sperimentazione del connubio tra arte contemporanea e ricerca e sviluppo tecnologico, un luogo dove giovani e meno giovani artisti hanno trovato l’humus per creare qualcosa di nuovo.