Presso la Polveriera Austriaca di Forte Marghera a Mestre,torna il teatro con una lezione spettacolo a cura di Giacomo Rossetto del collettivo teatro Bresci. 'Uomini in trincea' parla di un anno, un solo anno di guerra e sempre sullo stesso fronte, quello dell’Altipiano di Asiago. Triste simbolo di questa guerra: la trincea. Quando i vari governi europei decisero di scendere in campo, tutti erano convinti che si sarebbe trattato di una guerra veloce in cui era essenziale sfruttare il valore temporale. Invece, dopo poche settimane, i diversi fronti europei si stabilizzarono ed iniziarono ad essere scavati centinaia di chilometri di trincee, dal nord della Francia fino all'attuale Polonia. Questi lunghi corridoi, profondi poco meno di due metri, comparvero da subito anche sul fronte italiano, in pianura, sull'altipiano carsico e in alta montagna, in mezzo alla neve. Nasce quindi spontaneo chiedersi come vennero costruite le trincee, quale fosse la vita di un soldato al loro interno, come dormissero, come mangiassero, e quali fossero i problemi di tutti i giorni.