A dieci anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 2003, l'Archivio Musicale Guido Alberto Fano ha ottenuto di recente un significativo riconoscimento: l'iscrizione all'anagrafe unica delle Onlus (organizzazioni non lucrative di utilità sociale), in virtù del suo impegno per la tutela e la valorizzazione delle cose d'interesse artistico e storico conservate nella sede dell'Archivio Fano che si trova a Venezia. Tale valorizzazione avviene da un decennio attraverso lo studio, il riordino e l'inventariazione dei manoscritti musicali e del fondo documentario, nonché attraverso attività culturali e musicali che favoriscono la conoscenza delle opere custodite, stimolando una maggior attenzione verso la musica di Fano e dei suoi contemporanei italiani. Il titolo della rassegna 2013 prende lo spunto da un libro di Sergio Martinotti, Ottocento strumentale italiano (Bologna, Forni, 1972), dedicato alla musica pianistica, da camera e sinfonica italiana del diciannovesimo secolo. Lo studio delinea e approfondisce l'attività dei numerosi compositori e concertisti che, prima e dopo l'unificazione italiana, si cimentarono nella produzione non operistica con risultati positivi e pregevoli, ponendo le basi per la rinascita della nostra musica strumentale e per la definizione di un nuovo stile musicale nazionale che si affermerà nella penisola nei primi decenni del Novecento. La produzione cameristica italiana del secondo Ottocento e del primo Novecento è oggi poco presente nelle programmazioni concertistiche, ma a livello di ricerca si rileva un ripensamento delle severe valutazioni che hanno relegato tale produzione fra le cose di poco interesse. Inoltre, dai fondi musicali pubblici e privati che conservano le opere di quei compositori - che hanno sede in varie città italiane - provengono iniziative concrete volte a vincere l'indifferenza che si è creata intorno a questa musica.
L'Archivio Musicale Guido Alberto Fano è in prima Linea nella diffusione di questo repertorio, con esecuzioni, incisioni ed edizioni di musiche di G. A. Fano messe a confronto con la produzione della così detta Generazione del ponte, della Generazione dell'Ottanta e di altri autori coevi. Il tutto a fianco della grande produzione europea, per poter trovare ascendenze e derivazioni, effettuare confronti, inserire gli autori italiani in un contesto più ampio.
Per celebrare il decennale della sua fondazione, l'Archivio Fano organizza per il 2013 una rassegna unitaria di tredici concerti che si terranno fra il 27 aprile e il 18 novembre, suddivisi in tre sedi e in tre periodi distinti. Ogni concerto vede interpreti celebri dalla rinomata carriera internazionale, o giovani talenti in via di affermazione, sondare diverse declinazioni del rapporto fra la produzione italiana e quelle coeve degli altri paesi europei, recuperando musiche strumentali e vocali da camera di diciassette compositori italiani a cavallo fra Otto e Novecento: Roffredo Caetani, Alfredo Casella, Ferdinando Coletti, Guido Alberto Fano, Disma Fumagalli, Gian Francesco Malipiero, Giuseppe Martucci, Silvio Omizzolo, Giacomo Orefice, Riccardo Pick-Mangiagalli, Mario Pilati, Ildebrando Pizzetti, Giacomo Puccini, Ottorino Respighi, Nino Rota, Francesco Paolo Tosti, Riccardo Zandonai. Sono inoltre inseriti in programma due brani di compositori italiani viventi: Francesco d'Avalos e Girolamo Deraco.
Le sedi di svolgimento dei concerti abbracceranno la costituenda città metropolitana che unirà Venezia e Padova, e saranno il Teatro la Fenice, il Chiostro di San Nicolò del Lido e l'Auditorium Pollini di Padova. Due sale istituzionali prestigiose e un luogo all'aperto, suggestivo e raccolto, dall'acustica sorprendente, in cui da cinque anni un folto pubblico segue le programmazioni dell'Archivio Fano.
La realizzazione dell'intero progetto si avvale della preziosa collaborazione del Teatro La Fenice, del Conservatorio 'Cesare Pollini' di Padova, degli Amici della Musica di Padova, delle Municipalità di Venezia Murano Burano e di Lido Pellestrina, ed è in coproduzione con la Fondazione Musicale Omizzolo Peruzzi, recente 'filiazione' del Centro culturale musicale Silvio Omizzolo, attivo fin dal 1997 nell'organizzazione di concerti, concorsi, edizioni musicali e discografiche. Il programma nel suo complesso insiste infatti sulle musiche di Fano e Omizzolo, entrambi padovani, oggetto di particolare studio negli ultimi anni grazie alla collaborazione con l'Università degli studi di Padova.
