Il Corso di Storia dell’Oreficeria compie dieci anni e per l’occasione cambia denominazione: si chiamerà Storia dell’Oreficeria e delle Arti Decorative, per istituzionalizzare il dialogo e la migrazione tra le arti e le culture che in tutti questi anni è stato a lungo sottolineato. Sotto l’attenta direzione di Letizia Caselli l’edizione del decennale è dedicata ad “Arti, produzioni, culture” e si dipanerà da febbraio a marzo in una sorta di geografia della produzione artistica che scorre attraverso diversi mondi: Venezia, Firenze, l’Europa del nord, l’Egitto e l’India. Dal collezionismo veneziano (i tappeti copti del Museo del Tessuto di Palazzo Mocenigo) alla prestigiosa manifattura di Ausgburg della famiglia Pisani ora a Ca’ Rezzonico, ai vetri smaltati realizzati da maestri vetrai negli opifici fiorentini fino al paliotto in teletta d’argento ricamata del doge Alvise IV Mocenigo (1763-1778), destinato all’altar maggiore della chiesa di San Rocco e recentemente restaurato.
Durante il corso sono previste visite straordinarie ai tesori il pomeriggio successivo alla lezione specifica.
Le prenotazioni si possono effettuare direttamente in Ateneo il giorno stesso della lezione.