Serena Sinigaglia dirige la sua versione di Macbeth a partire dalla traduzione e dall’adattamento di Letizia Russo, frutto di uno studio attento del testo originale e delle singole parole di Shakespeare. Riesce così a sfatare i pregiudizi costruiti intorno alla tragedia, conferendo maggiore concretezza all’intera azione scenica. La linea interpretativa scelta da Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna più che la ferocia assassina fine a se stessa, mette in luce il labirinto di paura, rimorso, debolezza, impotenza, follia che condiziona le scelte dei protagonisti. Macbeth e Lady Macbeth non sono due mostri, sono semplicemente due esseri umani nel senso più nobile della parola, perché in essi sopravvive ancora un barlume di coscienza, una luce che l’umanità tanto spesso ha smarrito nel corso della sua storia ultramillenaria. Certo la loro inadeguatezza non li rende più gradevoli, ma decisamente più umani e aiuta a sentirli vicini, concreti, possibili. La tragedia che vivono, prende forma in un’atmosfera cupa e ricca di suspense, producendo un vorticoso inanellarsi di eventi che finiranno per lasciarli soli di fronte alla disfatta.
Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna sono un Macbeth e una Lady Macbeth profondamente umani. È questo lo sguardo che Serena Sinigaglia offre alla tragedia shakespeariana
Aperitivo con gli interpreti in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia
Venerdì 27 marzo alle 17.00 sala Event Pavilion del T Fondaco dei Tedeschi
Conduce
Flavio Gregori