20 paesaggi scolpiti nel legno di vecchie bricole, i caratteristici pali di legno che segnalano le vie d’acqua nella laguna di Venezia, testimonianza visibile del legame tra terra e acqua sui cui si fonda l’intera città. Per realizzare queste piccole città in miniatura, a volte seguendo le forme naturali del legno, altre volte forzandole a geometrie razionali umane, Fabio Castelli si serve di speciali seghe di fabbricazione giapponese, sgorbia e scalpello che consentono un lavoro estremamente delicato e preciso: strumenti che comunque presuppongono una certa potenza e anche violenza nei confronti della natura, testimonianza di un rapporto ambivalente tra uomo e paesaggio, che si modificano a vicenda.