ARTE come conoscenza e arricchimento culturale, ARCHITETTURA come habitat e utopia, DESIGN come
ergonomia, funzione e identità. Insieme di esperienze visive e lavori ambientali, nati progressivamente negli
anni, in campo internazionale, in parte esposti nei più importanti luoghi di cultura, in Europa, in America,
in Australia, in Giappone. Il frutto di una ricerca “calvinista”, fatta con il cuore, nei meandri conosciuti e
sconosciuti dell’ovvio, che hanno segnato nel tempo anche il carattere e la qualità culturale della mia vita.
Dopo l’elaborazione dell’idea base, affido lo sviluppo dell’opera alla certezza della matematica,
all’equilibrio di rapporti formali scientificamente controllabili: ritmi e volumi, oltre all’alternanza del bianco
e del nero, propongono una moltiplicazione senza limiti di opere, con al proprio interno la chiave stessa
della loro estensione.
Nelle mie opere indago diversi tipi di temi e di movimento nello spazio, come la torsione, la tensione,
l’espansione, la sovrapposizione e li traduco nel mondo della geometria, servendomi del linguaggio
bidimensionale e tridimensionale.
Grazie alla mia ricerca artistica, ho potuto nel tempo scoprire forme e sculture compiute, che
inconsapevolmente prima e più coscientemente poi, avevano ed hanno nel loro costruirsi, oltre ad un loro
godimento formale culturale privato, anche una concreta e imprevedibile vitalità architettonica. Alcuni
esempi sono chiaramente visibili attraverso elaborazioni fotografiche e opere d’arte originali, che nel
tempo, hanno inequivocabilmente dimostrato questa loro evidente, duplice e straordinaria vocazione.
Marcello Morandini
Nato a Mantova nel 1940, Marcello Morandini vive e lavora a Varese.
Studente della Scuola d'Arte di Brera a Milano; poco più che ventenne, realizza i primi disegni legati alla
sua ricerca artistica e nel 1964 esperimenta con la tridimensionalità, realizzando alcune opere. Seguono di
lì a poco le prime esposizioni e commissioni per opere pubbliche – ad esempio nel 1974 realizza il progetto
di una piazza del diametro di 30 metri per il centro commerciale INA di Varese.
Con gli inizi degli anni Ottanta, comincia una lunga collaborazione con gli studi di architettura
MarioMiraglia di Varese e Ong & Ong di Singapore – città per la quale realizza il Goldhill Center di 38
piani; si può dire che in questo decennio vengono gettate le basi per svariate collaborazioni con studi di
architettura, visite ad università ed esposizioni in diversi musei, molte delle quali curate da Masaomi
Unagami di Tokyo.
Nel 1982 è invitato con Attilio Marcolli a 'documenta urbana' a Kassel, contestualmente ricevendo una
borsa di studio dal DAAD per soggiornare a Berlino per tre mesi.
Il 1984 è un anno molto intenso: realizza la prima esposizione di arte e design a al Museo della Ceramica
a Cerro di Laveno (VA); viene invitato in Giappone e progetta la facciata di 220 metri della fabbrica di
Porcellane Thomas a Speichersdorf, in Germania.
Nel 1991 è a Kuala Lampur (Malaysia) per progettare l'architettura di un edificio commerciale di 34 piani.
Nel 1993 viene organizzata la sua prima mostra antologica, dove si abbinano arte e design, al Die Neue
Sammlung di Monaco, una mostra itinerante portata poi al Palacio Galveias di Lisbona per 'Lisbona
capitale europea della cultura'.
Nel 1994 è giurato al Design Center di Essen ed assume l'incarico, tenuto per i tre anni seguenti, di
Presidente del Museo Internazionale di Design Ceramico a Cerro di Laveno (VA). Intanto dal 1995 al 1997
insegna all'Accademia estiva di Salisburgo.
Dal 1997 al 2001 è Visiting professor all'Ecal di Losanna.
Nel 2000 Varese gli dedica la retrospettiva nel Museo di arte moderna cittadino e un catalogo edito da
Charta (MI).
Nel 2003 insegna all'Accademia delle Belle Arti di Brera, ma tiene lezioni anche in Svizzera alla Scuola
Superiore di Orologeria HEAA di La Chaux-De-Fonds. Contestualmente, dirige la Sommerakademie a
Plauen per il risanamento del parco Martin Lutero.
Nel 2004 è coordinatore del progetto 'Vivere Venezia 3' allo IUAV di Venezia ed è eletto membro onorario
del Royal Designer for Industry di Londra.
Nel 2007 progetta l'architettura del centro culturale 'Das Kleine Museum' a Weissenstadt in Germania.
Nel 2008 Ca' Pesaro allestisce una sua importante esposizione, poi integrata ed esposta l'anno successivo
al Neues Museum di Nurnberg.
Nel 2010 si inaugura una scultura di 11 metri come simbolo di Europäisches Industriemuseum di Plößberg
in omaggio a Philip Rosenthal. In quegli anni, fonda a Varese 'Artparty' per la cultura sul territorio ed
inaugura una sua retrospettiva alla Casa del Mantegna a Mantova.
Nel 2013 partecipa alla Biennale Internazionale di Scultura di Racconigi e l'anno dopo si dedica alla
progettazione di due importanti esposizioni personali al Museo Nazionale di Bayreuth, in Germania, e alla
Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.