l Salon Suisse del 2016, curato da Leïla el-Wakil, si prefigge un doppio scopo: quello di discutere e rivalutare le idee fondamentali che derivano da una concezione equilibrata della modernità e quello di contribuire a impostare tali idee come linee guida adattate per l’architettura del XXI secolo. Oggi, grazie alla diffusione globale delle idee, proliferano in tutto il mondo una moltitudine di soluzioni architettoniche innovative, gratuite e significative, spesso basate su lezioni provenienti dal passato. Si assiste, quindi, a un’emancipazione dell’architettura attuata dagli stessi utenti. Il Salon Suisse offrirà uno spazio di riflessione su argomenti quali tradizione, modernità, riutilizzo e riciclaggio, autocostruzione, la priorità degli esseri umani e delle esigenze umane, “Piccolo è bello”, Existenzminimum per tutti e metodi bioclimatici. Architetti, ingegneri, ricercatori, artigiani, registi e artisti svizzeri e stranieri sono invitati a condividere la propria conoscenza e la propria esperienza sul tema di “un’architettura migliore per il futuro”.
Promotore: Swiss Arts Council Pro Helvetia