Proiezione del film 'Arrivederci ragazzi', titolo originale 'Au revoir les enfants'. Regia di
Louis Malle. Interpreti Gaspard Manesse,
Raphael Fejtö, Francine Racette,
Stanislas Carré De Malberg, Philippe
Morier-Genoud
OR. Francia/Italia
Germania Occidentale, 1987 Durata 104’
Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di
Venezia (1987)
Al suo rientro in Francia dopo dieci anni trascorsi
negli Stati Uniti, Louis Malle firma con Arrivederci
ragazzi un film sincero, tenero e appassionato.
È la storia - autobiografica - di un’amicizia adolescenziale
e della sua tragica conclusione. Ed è
anche l’eterna riproposizione dello scontro - così
caro a Truffaut - tra mondo dei ragazzi e mondo
degli adulti (in questo caso si chiamano collaborazionisti,
Gestapo e SS).
Julien, biondo, un po’ monello, intelligente e
simpatico, mal sopporta di dover lasciare Parigi
per rientrare al collegio di Fontainebleau in cui,
mentre sulla capitale piovono le bombe, prosegue
i suoi studi classici. Deve però obbedire alla
madre e, assieme al fratello, ritornare nel freddo
istituto retto con disciplina dai religiosi. Qui trova
un compagno nuovo, taciturno e schivo, che
dice di chiamarsi Jean Bonnet. Interessato ai lati
misteriosi del ragazzo, Julien ne scopre a poco
a poco il segreto: si tratta in realtà di un giovane
ebreo, ospitato dal direttore sotto falso nome per
non farlo cadere nelle mani dei nazisti. Proprio
quando l’amicizia tra i due diviene fortissima, la
soffiata di Joseph, l’ex cuoco del collegio che si
ritiene ingiustamente licenziato, fa cadere in trappola
Jean, due altri suoi compagni e il direttore.
Un’atmosfera che richiama le pagine migliori de
Il grande Meaulnes di Alain Fournier, soprattutto
nella prima parte, la splendida fotografia - fredda,
bluastra, invernale - di Renato Berta, la partecipazione
totale di regista e interpreti fanno di
Arrivederci ragazzi un film assolutamente da
non perdere.