'Con questo nuovo spettacolo teatrale, la Compagnia Altinate di Mogliano Veneto ha
voluto interrogarsi su alcuni temi delicati inerenti la giustizia, in special modo su quanto sia
estremamente facile, al giorno d'oggi più che mai, emettere giudizi affrettati”, 'sbattere il
mostro in prima pagina', istituire tribunali sia mediatici che nella vita quotidiana, prima
ancora di quelli istituiti nelle sedi preposte, quest'ultime peraltro non scevre da storie di
'irragionevoli sentenze'.
Guidati dalla regista Marina Biolo, da sempre particolarmente attenta al teatro di
carattere sociale, e animati dal nostro personale bagaglio emotivo e culturale, abbiamo
cercato di dar vita a dei personaggi che rispecchiassero queste problematiche. Li abbiamo
volutamente 'etichettati' con una connotazione professionale o caratteriale. Ecco, dunque, le nostre riflessioni in scena!'
Il testo è una vera e propria “prova d'attore” che non lascia spazio al dilettantismo. Gli
attori sono sempre in scena per tutta la durata del dramma.
Essi vivono la situazione, ognuno con la propria personalità, in sinergia con il proprio
personaggio e con gli altri.
La drammaticità dei dialoghi rende inutile qualsiasi orpello.
Prevale la vicenda umana. Che cattura lo spettatore.
Interpreti e e personaggi:
Emanuela Agostini: La presidente di una giuria popolare
Giulietta Biondo: Una donna scrupolosa e riflessiva
Barbara Conte: Un'attrice vanesia Laura Dall'Acqua: Una cittadina extracomunitaria
Liliana Grassi: La madre di un ergastolano nell'antefatto
Adriana Lepsky: Una donna di facili pregiudizi
Roberto Maurizio: Relatore nell'antefatto e un giudice Tony
Nave: Un anziano, mite signore
Paolo Sivori: L'ago della bilancia
Barbara Tasca: Una madre frustrata
Adriano Spolaor: Un esperto di finanza e l'ergastolano
nell'antefatto
Antonella Zanoni: Giovane donna in carriera
Regia di Marina Biolo
Luci Antonio Gambino Trucco e Acconciature Paola Cardin