La stagione 'Punto teatro 105-1016' prosegue con “Inferno” di Babilonia Teatri. La compagnia continua il lavoro di ricerca con attori-non-attori accostandosi al mondo della diversità poiché “affermare che Daniele è down è corretto, ma Daniele è molto altro. Affermare che Selika è in sedi a rotelle è corretto, ma Selika è molto altro”.
Inferno è la voglia, il desiderio e il sogno di continuare a fare del teatro un luogo vivo. Inferno è la convinzione che il teatro oggi deve occuparsi prima delle persone che di se stesso. Inferno è fare teatro con chi non risponde alle logiche del teatro, ma inconsapevolmente le sovverte, le ribalta e mandandole all’aria le rinnova. Inferno rivendica al teatro il suo ruolo di iniettore dialettico, capace di aprire squarci sul presente. Di metterci in crisi. Affermare che Daniele è down è corretto, ma Daniele è molto altro. Affermare che Selika è in sedia a rotelle è corretto, ma Selika è molto altro. Lamin è nero, è alto e non parla l’italiano, ma Lamin prima di tutto è Lamin. Inferno è magma incandescente per la nostra estetica. È nutrimento per la nostra etica.
Con Enrico Castellani e con gli attori non-attori del Laboratorio-Scuola/ Compagnia ZeroFavole: Selika Caffarri, Marika Messori, Carlo Trolli, Marco Messina, Sara Fecondo, Daniele Balocchi, Maria Balzarelli, Paolo Terenziani e Lamin Singhateh.
Un progetto di Babilonia Teatri e ZeroFavole;
collaborazione artistica Stefano Masotti e Sara Brambati