Si inaugura venerdì 25 settembre 2015, alle ore 18.30, presso gli spazi espositivi di Forte Mezzacapo Street Art Fort Fest # 1, progetto culturale e aggregativo, ideato e
curato dal critico d’arte e curatore Gaetano Salerno con la collaborazione degli art director Omar
Canzi e Diego SLY Colussi, interamente incentrato sui linguaggi artistici della Urban Art e della Street Art.
L’evento vuole rappresentare il primo appuntamento della terraferma veneziana espressamente dedicato all’arte della
strada e della città, realizzata cioè al di fuori dei canonici percorsi commerciali di galleria, proponendosi
come contenitore di eventi espositivi e performativi focalizzati sulle grammatiche e sulle tematiche dei
linguaggi artistici e culturali nati nella seconda metà del Novecento come espressione libera e diretta di
una nuova esigenza comunicativa legata alla contemporaneità.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 11 ottobre 2015 e presenta al pubblico una selezione di
street artist attivi da tempo sulla scena nazionale e internazionale. Gli artisti selezionati e invitati per
l’edizione 2015 sono:
Andrea Style1 Antoni, Federico Tomoz Bandini, Thomas Brazzolotto CEPO, Diego Clay
Brusegan, Mattia Campo Dall’Orto (Re9), Omar Canzi, Diego SLY Colussi, Maurizio Boogie
Compagnin, Tony Gallo, Yama, Manuel Giacometti, Federico Marcoaldi, Peeta, Francesco
Pogliaghi, Spazio, Sqon, Chiara Tubia, Moreno Ussi, Emanuele Vittorioso.
Gli artisti sono presenti ciascuno con tre opere di medie grandi dimensioni - su tela o su tavola - con
le quali contamineranno cromaticamente e concettualmente il dedalo di stanze e passaggi di Forte
Mezzacapo, colorando le grigie e spesse pareti con gli stessi lessici e le medesime azioni con le quali
sono soliti operare su grandi superfici di spazi pubblici, con interventi individuali o collettivi.
L’evento vuole rappresentare il primo episodio di un appuntamento da ripetere con cadenza annuale,
da inserire nella già ricca ed eterogenea programmazione di Forte Mezzacapo, da tempo sede
d’importanti manifestazioni culturali e aggregative; attraverso la costruzione di una rete di contatti
sempre più ramificata e consolidata è infatti intenzione degli organizzatori estendere, negli anni
successivi, la partecipazione all’evento a un numero sempre maggiore di artisti e addetti ai lavori, per
far diventare lo ' Street Art Fort Fest' un momento sempre più importante di confronto e studio dei
codici comunicativi ed espressivi della contemporaneità.
Il curatore dell’evento ha scelto come sede espositiva del festival il Forte Mezzacapo operando una
riflessione sulle evocative scritte di guerra (recentemente restaurate e salvaguardate per il loro valore
storico e documentativo) ancora presenti sui muri perimetrali esterni della costruzione militare, edificata
nel 1911 come parte del campo trincerato della terraferma veneziana in difesa di un territorio che di lì a
poco sarebbe stato testimone delle violenze del primo conflitto mondiale; le scritte divenute slogan di
guerra “urlati” dalle pareti verranno così, in occasione della manifestazione, simbolicamente
giustapposte ai nuovi linguaggi - colorati e pacifici - della Street Art (utilizzando dunque codici forti e
immediati quali il tagging, il writing, il bombing, sintetici e grafici, incredibilmente simili a quelli utilizzati
per la propaganda militare) come metaforica sovrapposizione e occupazione (questa volta non
militare bensì intellettuale) di uno spazio fisico il quale, travalicata l’originaria funzione d’uso che ne ha
contraddistinto la nascita e la storia, è ormai diventato luogo della pace, della creatività,
dell’aggregazione, del fare e proporre cultura.
Durante le tre settimane di apertura, sviluppando il progetto critico di Gaetano Salerno e degli art
director Omar Canzi e Diego SLY Colussi, gli spazi esterni e interni del Forte diventano contenitore e
palcoscenico di momenti sinergici connessi alla cultura dell’hip hop, del graffitismo, della urban art.
L’evento espositivo diventa così volano di eventi collaterali: conferenze, workshop, dimostrazioni
estemporanee, incontri per studenti delle scuole, incontri tematici sui linguaggi dell’arte della strada ai
quali verranno invitati artisti, critici e studiosi dei fenomeni artistici, addetti ai lavori per discutere di
linguaggi e movimenti culturali contemporanei, tecniche e stili, mercati dell’arte, riqualificazione di
luoghi urbani, etc.
Sono previsti infatti numerosi incontri nel corso delle tre settimane di apertura della mostra, coordinati dal curatore dell’evento
Gaetano Salerno, per discutere e confrontarsi sulla genesi e sviluppo dei linguaggi street e urban
(attraverso la personale esperienza degli artisti selezionati), sul valore della Street Art in rapporto alle
culture (sociali, politiche, economiche) contemporanee, sul potere evocativo della parola e
dell’immagine in occasione del finissage della mostra dedicato alla poesia visiva.
Obiettivo del progetto è focalizzare lo sguardo su una delle forme artistiche più significative del secondo
Novecento e promuoverne la diffusione attraverso una maggiore conoscenza dei suoi codici e delle
sue regole, giungendo così a una maggiore consapevolezza della sua valenza culturale, oltre gli
stereotipi (vandalismo, sottocultura, ghettizzazione) all’interno dei quali la Street Art è stata spesso e
superficialmente ricondotta e relegata.
In occasione della serata d’inaugurazione di venerdì 25 settembre 2015 (inizio ore 18.30), il progetto e la prima selezione di artisti vengono presentati al pubblico dal critico
d’arte Gaetano Salerno, curatore della mostra e dai due art director Omar Canzi e Diego SLY Colussi
che ne hanno curato la selezione.
È previsto inoltre un intervento musicale live del chitarrista Giuliomaria Garbellotto che guiderà il
pubblico attraverso le sale di Forte Mezzacapo, seguendo il particolare allestimento della collettiva, alla
scoperta degli artisti e delle suggestioni offerte dal luogo espositivo.
A seguire DJ set con il dj Mauro Eugene Bevilacqua.
Durante l’intero periodo di mostra viene inoltre proiettato un lavoro video, realizzato per l’occasione
dall’artista Dosaka Maike, incentrato sul tema della metropoli e del potere comunicativo dei muri
cittadini, attraverso il quale riflettere sul valore della Street Art come forma espressiva (nelle differenti
accezioni che questa ha nel tempo intrapreso, muovendo dal segno grafico verso la realizzazione di
vere e proprie produzioni pittoriche figurative) in risposta all’anonimato, alla spersonalizzazione e alla
perdita d’identità sociale dei grandi agglomerati urbani sorti come periferiche e vuote propaggini dei
centri storici delle città.