Idomeneo fu composto tra l’autunno del 1780 e i primi giorni del 1781 su libretto di Gianbattista Varesco, cappellano di corte dell’arcivescovo di Salisburgo. Del libretto esistono due versioni: la prima presenta il testo integrale; la seconda non riporta, invece, i numerosi passi tagliati o non musicati da Mozart, altri espunti dopo esser stati composti e altri ancora esclusi all’ultimo momento per esigenze di durata. A partitura ultimata, il compositore effettuò ulteriori tagli per snellire la lunghezza dello spettacolo. Questa complessa vicenda testuale nasconde un travaglio creativo, documentato dalla quarantina di fondamentali lettere che Mozart e suo padre si scambiarono tra l’8 dicembre 1780 e il 22 gennaio 1781. In esse il compositore discute con Varesco, per interposta persona, le soluzioni da adottare in molte parti del dramma. Non conosciamo l’esito della prima rappresentazione, ma dai pareri dei membri della corte di Monaco riportati nell’epistolario, si deduce che l’impressione destata dal lavoro del compositore venticinquenne fu enorme: «Vi assicuro che mi aspettavo molto da voi» confessò a Mozart il conte Seinsheim in una lettera del 1ºdicembre 1780, «ma veramente non mi aspettavo questo!».
Direttore: Jeffrey Tate / Regia: Alessandro Talevi / Scene: Justin Arienti / Costumi: Manuel Pedretti / Disegno Luci: Giuseppe Calabrò
Orchestra e Coro del Teatro La Fenice
maestro del Coro ⎮ Claudio Marino Moretti