Seminario in ricordo di Gino Luzzatto, storico dell'economia, protagonista della Resistenza, partecipe attivo della Comunità Ebraica e amministratore, fu presidente della Querini dal 1950 al 1964.
Interventi di Marino Cortesi, presidente Fondazione Querini Strampalia, paolo Gnignati, presidente Comunità Ebraica di Venezia e Gianni Toniolo, LUISS Roma.
Nell' occasione sarà presentato il volume 'Gino Luzzatto, Presidente della Querini Stampalia
(1950-1964)', Venezia 2015, che la Fondazione ha deciso di pubblicare riproponendo il saggio di
Giannantonio Paladini In casa Querini Stampalia: un'amministrazione esemplare contenuto nel
noto volume Gino Luzzatto (1878 – 1964) del 1987, accompagnato da un breve saggio di Barbara
Colli sulla figura di questo importante Presidente della Fondazione e intellettuale veneziano.
Gino Luzzatto (Padova 1878 - Venezia 1964), storico dell'economia, docente in vari atenei italiani, dovette
interrompere l'insegnamento a causa delle leggi razziali (1938). Studioso del Medioevo, ha poi ampliato il
raggio delle sue ricerche, contribuendo ad allargare l'indagine storica ai problemi economici e sociali.
Fu professore nelle Università di Bari (dal 1910), Trieste e Ca' Foscari di Venezia (1922), dove insegnò fino
al termine della carriera, tranne negli anni della forzata messa a riposo durante il fascismo. Fu collaboratore
assiduo (negli anni 1911-20, cioè per tutto il periodo in cui visse la rivista) dell'Unità di Salvemini e in seguito
di Critica sociale e di vari altri fogli e quotidiani; partecipò vivacemente al dibattito politico ed economico
nazionale e in particolare alla campagna antiprotezionista. Nel 1925 fu tra i firmatari del manifesto degli
intellettuali antifascisti di Benedetto Croce; socialista, conservò tuttavia un'impronta liberale, che si rilevò
soprattutto nell'opposizione alle teorie del vecchio e del nuovo nazionalismo economico. Dal 1950 fu socio
nazionale dei Lincei.