Racconta di un potente uomo politico con le mani in pasta in molti affari più o meno leciti che, nel cinismo di uomo corrotto, ha conservato una grande fede nel sacrario e nella purezza della famiglia. Una commedia terribilmente vera, con scoppiettanti ironiche battute, una denuncia ad una certa classe politica e alle ipocrisie della famiglia, che acquista, con la riscrittura in lingua veneta, immediatezza e spontaneità.
Messa in scena da Compagnia Astichello