L’Alliance française proietterà il documentario di Anne e Ludovic Segarra 'Bhoutan: un petit pays possedé du ciel', una delle massime testimonianze della profonda fase di cambiamento attraversata da questo paese negli anni ‘70.
Nel 1972, l’anno in cui il Bhutan vide una prima apertura al turismo, il terzo re, Jigme Dorji Wangchuck, morì a Nairobi e suo figlio, Jigme Singye Wangchuck, ascese al trono all'età di diciassette anni, portando avanti la politica di apertura inaugurata dal padre. E’ grazie a questa iniziale apertura, ad una politica proiettata verso il futuro, al buddhismo impregnante ogni settore e all'indizione della Giornata Nazionale della Felicità e delle Culture, che il
Bhutan ha avuto un enorme sviluppo.
Anne e Ludovic Segarra, consapevoli dei repentini cambiamenti che stavano per succedere, richiesero l’approvazione al giovane regnante per l’inizio delle riprese del documentario che, dopo circa due anni di negoziazioni, accettò. Nonostante l’apertura attuale del paese ai visitatori stranieri, la concezione mistica bhutanese si ritrova principalmente in tutti quei
manufatti artistici come quelli qui presentati, i quali racchiudono e fungono da media fisici di quell'essenza tradizionale.