Ispirato all’adattamento teatrale di Luigi Squarzina, dal romanzo di John Steinbeck.
traduzione di Cesare Pavese
progetto: Francesca Bisutti
consulenza drammaturgica: Paolo Puppa, Francesca Bisutti
regia: Stefano Pagin
Squarzina aveva intuito nel romanzo di Steinbeck, apparentemente costruito intorno a due sole figure, l’energia di un sottotesto che mette in comunicazione tutti i soggetti della narrazione, e che anzi li collega all’orizzonte più ampio del grande mondo, sia pure esso solo il sogno del grande mondo, aperto e libero, di per sé senza confini, e vissuto in quella unione ideale che i personaggi tentano invano, ma continuamente, di costruire. L’allestimento del giovane Squarzina, che così bene era riuscito a drammatizzare il tema della condivisione nello spaesamento, sarà ripreso nella nostra nuova edizione.
[Francesca Bisutti]