L'installazione di Massimo Mion. Da sottovesti vintage anni ’50, tagliate e sovrapposte, emergono volti di amiche, icone del cinema e persino pornostar. Volti che “si accendono” e si “spengono” grazie alla luce in uno “stencil capovolto”.
Undici ritratti su stoffa emergono dalla superficie attraverso la luce. Interamente dedicato all'universo femminile contemporaneo, il progetto parte dalle storie di donne, attinge al loro vissuto personale e restituisce un’ampia visione dell'essere femminile dentro trame di segni, forme e colori.