Venezia nasce da una trasposizione. Si viene da secoli a Venezia, che già Petrarca chiamava “alter mundus”, per contemplarvi, quasi in controluce sulle acque, l’idea pura di città. Ma straordinario è sempre stato il fatto che questo eidos della città era al tempo stesso una città vera, viva e reale.
Ora questa “vita dell’idea” si sta esaurendo e di Venezia rischia di restare solo un’astrazione vuota, il riflesso morto di un mondo che resta senza specchio.