La Commedia dell’Arte nasce in Italia nella prima metà del XXVI° secolo, spartiacque epocale nella storia della cultura del mondo, inaugurando il “professionismo teatrale”.
Il primo contratto notarile che attesta la nascita di una compagnia di comici professionisti è del 1545 ed è stato redatto a Padova.
Noi italiani per primi abbiamo inventato l’“industria dello spettacolo” e insegnato la disciplina a tutta Europa. Paradossalmente non riusciamo a valorizzare questo incredibile “prodotto culturale” tutto italiano che viene relegato ad ambiti folcloristici o trattato come intrattenimento da strada.
Credo che la squadra di Pantalone, Arlecchino, Brighella e tutti gli altri debbano essere spiegati e riportati alla vita (e al pubblico), valorizzandone una volta per tutte l’incredibile capacità comunicativa che ispirò i più grandi drammaturghi della storia (fra i quali Molière e Shakespeare).
Cercheremo dunque di calarci nelle medesime condizioni dei primi comici rinascimentali (uso della maschera e scopo commerciale), il canale principale di comunicazione torna ad essere il coinvolgimento del corpo, esclusivo strumento di espressione del Teatro.