Sior Tita Paron è un dramma abilmente nascosto tra le righe di una perfetta macchina comica, una commedia feroce, lucida e terribilmente divertente. Un'affiatata squadra di servitori si ritrova all'improvviso a contendersi l'inaspettata eredità del defunto paron, e il piccolo paradiso in cui ognuno a modo suo riusciva ad approfittare delle ricchezze della casa entra subito in crisi. Il maggiordomo Tita, nominato inaspettatamente unico erede, diventa immediatamente centro dei sospetti e dell'ostilità degli altri servitori, e la lotta intorno all'improvvisa ricchezza è un gioco senza esclusione di colpi, in cui continuamente si fanno e disfano alleanze, si mente, si tradisce, si cerca di difendere con ogni mezzo le proprie piccole conquiste, il proprio angolo di territorio, senza potersi più fidare di nessuno. Per i nove personaggi si tratta di resistere al cambiamento in tutti i modi possibili: alle relazioni si preferisce il gioco dei ruoli, al confronto la logica del noi contro di loro, alla sincerità il non detto, in una serie infinita di occasioni mancate di una comunicazione a viso aperto tra esseri umani.