teatro
Pinocchio

Loro, Babilonia Teatri, sono tra le compagnie più originali della nuova generazione del teatro italiano, già premio speciale Ubu nel 2009 e premio Hystrio alla drammaturgia 2012; Gli Amici di Luca, invece, sono una realtà teatrale nata dall’omonima associazione e costituita da persone con esiti di coma che hanno intrapreso da tempo un percorso terapeutico. Dall’incontro tra Babilonia Teatri e Gli Amici di Luca nasce “PINOCCHIO”: lo spettacolo andrà in scena giovedì 21 marzo (ore 21) al Teatro Aurora di Marghera (VE), nuovo appuntamento della Stagione di Teatro Contemporaneo 2012-2013, quest’anno dedicata alla Fiaba.

Sarà ispirato al classico collodiano questo spettacolo che, dopo “Made in Italy”, “Pop star” e “The End” vede Babilonia Teatri affrontare un nuovo capitolo all’insegna dell’impegno sociale e civile.

Perché un Pinocchio che vede protagonisti attori con alle spalle l’esperienza del coma? Lo spiegano per Babilonia Teatri Valeria Raimondi e Enrico Castellani, che hanno scritto e diretto il lavoro: “Per loro il teatro è un mezzo con cui tornare a far parte di quella società che, dopo la malattia, li ha respinti. Un luogo in cui tornare a realizzarsi, affermarsi e riconoscersi e da cui gridare il loro malessere, rivendicare il loro ruolo, esprimere la loro umanità. Per noi creare uno spettacolo con loro ha un senso profondo. Corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario. Un teatro dove la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza senza essere mediata dalla finzione”.

Enrico Castellani sarà in scena insieme a Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Sielli e Luca Scotton. “PINOCCHIO” è stato “un incontro, uno scontro, un crocevia. Un matrimonio di necessità: portare la vita sulla scena, senza mediazioni; mettere in gioco il proprio vissuto; sfidare regole e convenzioni - commentano ancora Castellani e Raimondi -. Pinocchio è la fiaba per antonomasia, fonde fantastico e ragione, dovere e gioco, timore e coraggio, l'esaltazione della spensieratezza e il richiamo al dovere. Un susseguirsi di incontri dove il burattino è continuamente messo alla prova. Una costante scelta di campo. Affrontare PINOCCHIO significa interrogarsi su chi sia oggi il burattino dal lungo naso. Chi Lucignolo. Chi il grillo parlante. Chi la fata. Chi il gatto e la volpe. PINOCCHIO è la loro umanità, le loro e le nostre debolezze, incoerenze, tentazioni, contraddizioni e bugie, l'eterno contrasto tra innocenza e consapevolezza, tra assunzione di responsabilità e fuga. PINOCCHIO significa interrogarsi se il mondo in cui viviamo sia realmente quel paese dei balocchi che ci raccontano e ci raccontiamo. Significa fare i conti con noi stessi: consapevoli che siamo continuamente chiamati a prendere delle decisioni. Che ogni decisione è una responsabilità. Che ogni responsabilità è una crescita”.

Babilonia Teatri è una delle realtà più affermate della nuova generazione del teatro di ricerca italiano. La formazione prende il nome da un progetto del 2005 sulla guerra in Iraq intitolato Cabaret Babilonia, a lungo sviluppato ma mai realizzato. Il primo spettacolo, Panopticon Frankenstein, è invece il risultato del lavoro svolto all’interno del carcere di Montorio. Nel 2007 la compagnia debutta con Underwork. Spettacolo precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline e vince l’undicesima edizione del Premio Scenario con lo spettacolo Made in Italy, candidato anche al Premio Ubu 2008 come Miglior Novità Italiana/Ricerca Drammaturgica e vincitore della prima edizione del Premio Vertigine 2010. Babilonia Teatri che, come amano affermare i componenti, “è per un teatro pop, per un teatro rock, per un teatro punk” torna al Teatro Astra dopo Underwork nel 2009 (anno in cui la compagnia vince il Premio Speciale Ubu come) e The end (Premio Ubu 2011 come Miglior Novità Italiana/ Ricerca Drammaturgica) la scorsa stagione e dopo aver collaborato con La Piccionaia – I Carrara in occasione di Napoli Teatro Festival Italia con il progetto Special Price.

Gli amici di Luca, associazione di volontariato onlus, si sono costituiti nel 1997 per provvedere, attraverso un appello alla solidarietà, alle cure necessarie per risvegliare Luca, ragazzo bolognese di 15 anni in coma per 240 giorni e purtroppo scomparso nel 1998. Dalla vicenda di Luca è germogliata una promessa: la nascita della “Casa dei Risvegli” a lui dedicata, un centro innovativo di riabilitazione e di ricerca. Ha come finalità l'integrazione sociale, la riabilitazione delle persone con esiti di coma e la sensibilizzazione della comunità al problema. Il percorso intrapreso parte dall’utilizzo del teatro in situazione terapeutica per arrivare a produzioni artistiche dotate di una propria poetica, che nasce dalla peculiarità della composizione del gruppo. La Compagnia svolge attività stabile permanente e si è avvalsa, negli anni, della collaborazione di diversi artisti: Rena Mirecka, Enzo Toma, Tery Janette Weikel, Catie Marchand, Francesca Mazza, Mirko Artuso, Antonio Viganò.

dettagli
Biglietto: intero 12 € - ridotto 10 €
quando
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Teatro Aurora
Via Padre Gelain, 11 - 30175 Marghera, Venezia
Terraferma
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