Torquato Tasso nasce a Sorrento nel 1544.
Scrittore e poeta, la sua opera più conosciuta è il poema epico la 'Gerusalemme liberata'.
Dopo un'infanzia inquieta, funestata dalla perdita della madre, in cui riceve una solida istruzione e un'educazione cattolica, nel 1565 entra al servizio del Cardinale Luigi d'Este e successivamente del fratello, il duca Alfonso II, sotto il cui protettorato lavora, a più riprese, per diversi anni. Di animo tormentato e temperamento instabile, vaga per diverse corti, anelando ad avere il protettorato ora dei Medici ora del Pontefice ma, non riuscendo nei suoi intenti, si ritrova più volte a ricercare il protettorato del duca d'Este. La sua inquietudine lo porta a ritrovarsi ricoverato suo malgrado nell'Ospedale di Sant'Anna. Chiede anche più volte di essere processato dall'inquisizione, uscendone sempre assolto, e in varie occasioni si avvale dell'ospitalità dei conventi olivetani. Negli ultimi anni di vita, trascorsi tra Napoli e Roma, ritrova una maggiore serenità, spirituale ed economica, con rinnovati apprezzamenti e riconoscimenti. Si spegne a Roma nel 1595, all'età di 51 anni.
La sua produzione letteraria annovera numerosi componimenti, sia in prosa (i ventisei Dialoghi di vario argomento) che in versi. Tra le opere in versi si contano, oltre al sopra citato poema epico, una tragedia (Il Re Torrismondo), un poema didascalico (Il mondo creato), un dramma pastorale (Aminta), e una produzione lirica di oltre 1700 testi.
Nato a Venezia, già professore ordinario di Filologia medievale e umanistica, Manlio Pastore Stocchi è dal 1983-84 ordinario di Letteratura Italiana nell'Università di Padova.
Si è occupato di letteratura medievale, latina e volgare, e dell'Umanesimo con edizioni di testi, studi filologici ed eruditi e letture critiche su Mussato, Dante, Petrarca, Boccaccio, Poliziano, Ermolao Barbaro, Galeotto Marzio; di Torquato Tasso e di lirica e iconologia rinascimentale; nonché di problemi e autori del Sette-Ottocento, con saggi critici e con edizioni e commenti di opere di Goldoni e di Giacomo Zanella; ecc. Dall'esperienza maturata attraverso la progettazione e direzione (insieme con Girolamo Arnaldi) della Storia della cultura Veneta in 10 tomi (1976-1986) ha poi sviluppato un interesse costante verso la letteratura, la cultura, la fisionomia civile del Veneto specialmente nei tempi estremi della Serenissima, indagate in numerosi scritti su figure maggiori e minori e su eventi del secondo Settecento e del primo Ottocento: Giovanni Costa, Ugo Foscolo, Jacopo Vittorelli, Angela Veronese, ecc.
Attualmente collabora fra l'altro alla raccolta e alla informatizzazione di tutta la poesia italiana in latino dal 1374 alla fine del Quattrocento.
Nel 1997 l'Accademia Nazionale dei Lincei gli ha assegnato il premio per la Filologia e Linguistica istituito dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.