Salito al trono d’Inghilterra nel 1413, dopo una giovinezza trascorsa nei bagordi, Enrico V si dimostra subito un re saggio e moralmente rigoroso. Due anni dopo dichiara guerra a Carlo VI re di Francia, perché vuole rivendicare i propri diritti ereditari sul quel regno che i Francesi non riconoscono a causa della legge salica. Sbarcato con un esercito non molto numeroso, ma disciplinato rispetto a quello nemico, riesce a far cadere la cittadina di Harfleur e a sbaragliare i francesi nella sanguinosa battaglia di Anzicourt. Diversamente da Laurence Olivier, che nel 1944 diresse e interpretò il suo Enrico V, Branagh, qui al suo esordio alla regia, impiega soprattutto aggressività giovanile e dinamismo euforico nell’interpretazione del celebre dramma shakespeariano. Il film, immerso nei toni oscuri della pittura rembrandtiana, è assai efficace nel rendere la gloria e insieme la fatica selvaggia, la triste ferocia da macelleria della battaglia; raccoglie attori bravissimi ed è molto fedele al testo.