Dramma musicale di Richard Wagner, su libretto dello stesso compositore. Costituisce il capolavoro del Romanticismo tedesco e, allo stesso tempo, il pilastro della musica moderna, soprattutto per come si allontana dall'uso tradizionale dell'armonia tonale.
La trama è basata sul poema Tristan di Gottfried von Strassburg, a sua volta ispirato dalla storia di Tristano raccontata in lingua francese da Tommaso di Bretagna nel XII secolo. Wagner condensò la vicenda in tre atti, staccandola quasi completamente dalla storia originale e caricandola di allusioni filosofiche di stampo schopenhaueriano.
Decisivo per la stesura dell'opera fu l'amore intercorso tra il musicista e Mathilde Wesendonck (moglie del suo migliore amico), destinato a restare inappagato. Wagner era ospite dei Wesendonck a Zurigo, dove ogni giorno Mathilde poteva ammirare pagina per pagina l'evolvere della composizione. Trasferitosi a Venezia per fuggire lo scandalo, Wagner si ispirò alle notturne atmosfere della città lagunare, dove scrisse il secondo atto e dove attinse l'idea per il preludio del terzo.
Terminato a Lucerna nel 1859, Tristano venne inizialmente proposto al teatro di Vienna, dove però fu respinto giudicandolo ineseguibile. Dovettero trascorrere ben sei anni prima che il dramma potesse essere rappresentato per la prima volta a Monaco di Baviera il 10 giugno 1865, col sostegno di Ludwig II.
La critica dell'epoca si divise tra coloro che videro in quest'opera un capolavoro assoluto e quelli che la considerarono una composizione incomprensibile. Tra questi ultimi figura il critico austriaco Eduard Hanslick, noto per le sue posizioni conservatrici in ambito musicale. Fu proprio l'atteggiamento di Hanslick a fornire a Wagner l'idea per il personaggio di Sixtus Beckmesser ne I maestri cantori di Norimberga.
Prima rappresentazione assoluta: Monaco di Baviera, Koenigliches Hof-und Nationaltheater, 10 giugno 1865.
Maestro concertatore e direttore Myung-Whun Chung, orchestra e Coro del Teatro La Fenice maestro del Coro Claudio Marino Moretti.