Ikona gallery propone una visione unica ed originale di Venezia, attraverso la suggestiva pittura di Eduard Angeli, nella mostra “VENEZIA NOW”.
Philip Rylands, nel catalogo per la galleria Jan Krugier & Cie di Ginevra, esalta il senso della melancolia di Angeli; uno struggimento diffuso che lo spinge ad affrontare ogni nuovo giorno con pennelli e pastelli alla mano. Nelle sue opere si rintraccia ciò che molti vedono nei quadri di Edward Hopper: “il senso della solitudine”.
Angeli le ha perfino dato un nome: Hüzün, la malinconia dalle infinite sfumature descritta dallo scrittore turco Orhan Pamuk, premio Nobel per la letteratura. Angeli orbita attorno alla pittura metafisica di De Chirico e Sironi o al Surrealismo figurativo di Delvaux e Magritte: quel senso di una presenza immanente, una sequenza narrativa di cui non ci è concessa che una fugace e sconcertante visione.
Giandomenico Romanelli, in occasione della sua mostra “VENICE” al Museo Correr, nel 2008, scrive di lui che “è proprio l’ambiguità delle immagini ciò che spesso conferisce forza poetica alle tele di Angeli; così che percepiamo con angoscia non meno che con complicità curiosa come figure angeliche s’aggirino sopra i cieli di questa città”.
Eduard Angeli nasce nel 1942 a Vienna, una delle tre città che ha segnato la sua vita ed il suo lavoro , assieme ad Istanbul e Venezia. Dal 2004 lavora a Venezia.