Un itinerario insolito nel palazzo dei Dogi alla scoperta di simboli e millenari segreti di Federico Moro, fotografia Mark Edward Smith, Elzeviro Editore di Alessandro Tusset (Tv) Intervengono autore, fotografo ed editore, introduce Giovanni Pellizzato.
Labirinto Ducale offre una visione di Palazzo Ducale “capovolta” per non fermarsi alle apparenze, sedotti e catturati dalla trappola dorata del Mito di sé costruito dalla Serenissima, ma per decifrare il vero significato del complesso alfabeto di simboli e messaggi che essa ha voluto trasmettere a chi si addentri nel “Tempio del Potere” veneziano.Varcarne la soglia, infatti, vuol dire oltrepassare una duplice linea di confine, storico -artistica da un lato, magico-misterica dall’altro, con il rischio di smarrirsi in un autentico “labirinto esoterico”, riverbero di un’identità ancestrale nella quale storia e leggenda affondano le proprie radici, mescolandosi e materializzandosi nell’utopia di un miraggio divenuto realtà: un palazzo e una grande città saldamente edificati su fondamenta liquide. Un paradosso dunque, ai limiti della scienza e della logica... La follia della “pietra sull’acqua”. Questa guida vuole aiutare a uscire indenni e più consapevoli da questo 'labirinto'; e lo fa offrendo un percorso esplorativo che coincide con quello “ufficiale”, ma proietta il lettore/visitatore in una dimensione magica misteriosa, esaltata a sua volta dalla forza evocativa delle immagini fotografiche. Muovendosi tra spazi oscuri e inquietanti o attraverso preziosi saloni, dove un’incombente ostentazione di gloria sembra inghiottire chi osserva ammirato, il libro mette a nudo la natura “alchemica” di Palazzo Ducale quale “pietra filosofale” dei veneziani e ricorda a ogni passo che l’amore per l’arte e lo stupore per la bellezza non devono mai offuscare la verità. Il volume Labirinto Ducale, riprende l’ispirazione e amplifica gli spunti dello spettacolo teatrale Giganti, viaggio in Utopia, scritto sempre da Federico Moro e nato per essere messo in scena proprio a Palazzo Ducale dalle compagnie Teatrocontinuo e Tarantàs.