Schiume riunisce progetti che si muovono in ambiti differenti, tutti accomunati da una forte attitudine alla sperimentalità e al dialogo. Punto di partenza comune è una riflessione sul luogo nella sua influenza sulla nostra identità e sul nostro relazionarci agli altri. E non è un caso che il festival si svolga proprio a Forte Marghera, all’interno di spazi precedentemente abbandonati, che acquisiscono così nuovo valore.
All’interno di Schiume verranno presentati progetti di gruppi operanti nell’area veneziana, come leefleaf del gruppo asilopubblico, il quale attraverso l’interazione tra il corpo e il video analizza il rapporto tra l’individuo e il potere, un Ballo del gruppo laPeriferia – progetto interattivo a invito per trenta persone. Attraverso un’installazione multimediale, Neuma rilegge la fortezza del Deserto dei Tartari di Dino Buzzati, mentre Full House di mangopapayakiwi ci conduce nello spazio privato di mezz’ora di vita telefonica di una giovane donna.
Da Bologna, Agguantame dell’Associazione 051 ci propone Napoli vista dagli occhi di un ragazzino, mentre Otaku delle danzatrici Francesca Burzacchini, Monica Gentile e Paola Stella Minni, ci rinchiude nella stanza e nella mente di un adolescente. Filippo Paolasini ed Erik Sogno (Torino) proporranno in anteprima il loro nuovo progetto teatrale Vuoto il sacco. Alessio Mezzarobba (Pordenone) e Icaro Project (Milano) proietteranno i loro lavori di videoinstallazione, Sacra Conversazione e Orizzonte Anello, all’interno del suggestivo spazio della Polveriera Francese.
Ogni serata avrà inizio con una proposta musicale, live oppure dj set. Suoneranno i Lalène (Ferrara), i Quakers and Mormons e Lo Stato Sociale (Bologna), dj Tommiest (Trieste).