La mostra presenta i risultati della ricerca PRIN dall’omonimo titolo, cui hanno preso parte un gruppo di studiosi e ricercatori delle facoltà di architettura di Venezia, Genova e Ascoli Piceno e della facoltà d’ingegneria di Udine sulle trasformazioni del territorio italiano a partire da una realtà infrastrutturale diffusa ma misconosciuta, quella degli aeroporti minori e delle aviosuperfici.
Frutto di un intenso anno di lavoro interdisciplinare i materiali in mostra restituiscono attraverso il dispositivo allestitivo del “diorama” le complesse relazioni che strutturano il paesaggio e la città contemporanea.
Tra i temi della ricerca che la mostra esplicita vi è quello della identità dei contesti locali, posto in relazione alla diffusione capillare dei piccoli aeroporti, per sviluppare nuovi “scenari” in cui specificità locali e caratteri atopici dei recinti aeroportuali trovino le modalità per interagire, trasformando gli scali in elementi di risemantizzazione del territorio.
Plastici, disegni, e mappe tematiche ricompongono i materiali ed i manufatti dei piccoli aeroporti in vere e proprie architetture del paesaggio atte a strutturare gli spazi irrisolti, vaghi, e fragili dei luoghi in cui sorgono per confermare, dopo una lunga stagione di oblio, tra i tanti usi e significati, anche il valore urbano delle infrastrutture. Ma la costruzione di un abaco di proposte e strategie progettuali relative a specifici casi studio fornisce anche una visione alternativa, futuribile e concreta degli scenari urbani nei prossimi trent’anni postulando di sostituire alla “car” la “sky car”.