Biennale Teatro - 42. Festival Internazionale del Teatro

Il 42. Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, si svolge quest’anno dall’1 all’11 agosto secondo il programma delineato dal Direttore Àlex Rigola. Al centro del Festival è Biennale College – Teatro, la nuova linea strategica della Biennale che coinvolge tutte le discipline ed è rivolta alla formazione di giovani artisti, offrendo loro di operare a contatto di maestri per la messa a punto di “creazioni”.

Nata dall’evoluzione delle attività laboratoriali di Danza e Teatro, Biennale College si caratterizza per un’idea di “trasmissione del sapere - afferma il Presidente Paolo Baratta - che porta a realizzare, sia che si tratti di un grande spettacolo, sia che si tratti degli esiti di un workshop”. È all’interno del Festival che verranno presentate le nuove creazioni di Biennale College – Teatro, stabilendo un rapporto diretto e fecondo tra creatività e Festival. Àlex Rigola ha immaginato questa edizione del Festival costruita attorno ad artisti di primissimo piano, che hanno contribuito al rinnovamento della scena internazionale degli ultimi decenni: attori, scenografi, drammaturghi, registi, performer come Ute Lemper, Angélica Liddell, David Espinosa, Guy Cassiers, Dirk Roofthooft, Krystian Lupa, Thomas Ostermeier, Anna Viebrock, Florian Borchmeyer, Declan Donnellan e Nick Ormerod, Enrico Casagrande e Daniela Nicolò (Motus), Romeo Castellucci, Gabriela Carrizo (Peeping Tom), Claudio Tolcachir, Jan Lauwers, Marcos Morau con La Veronal, Wajdi Mouawad, Fausto Paravidino. Tutti artistiche a Venezia si faranno maestri dei giovani selezionati per 1 masterclass e 16 percorsi laboratoriali di Biennale College – Teatro, 8 dei quali si concluderanno in nuove creazioni e performance aperte al pubblico. I maestri presentano inoltre uno spettacolo scelto fra quelli più significativi della loro poetica e parteciperanno ad un incontro con il pubblico del Festival.

Seguendo la proposta di Rigola sarà soprattutto attorno al confronto con i classici, in primo luogo Shakespeare, che questa ampia interrogazione si misurerà, attraverso i diversi percorsi laboratoriali, con il processo creativo degli artisti coinvolti e dei partecipanti selezionati. Nei percorsi laboratoriali proposti c'è inoltre occasione per una masterclass con Ute Lemper; 5 workshop convergono invece sui personaggi shakespeariani, scelti e visti secondo gli approcci radicalmente diversi di altrettanti artisti - Angélica Liddell, Gabriela Carrizo, Krystian Lupa, Claudio Tolcachir e Jan Lauwers. Dal lavoro di questi maestri con i giovani selezionati nascerà Shakespeare, un percorso in 5 spettacoli, mostrato l’ultimo giorno del Festival in 5 luoghi della Giudecca. Due compagnie, La Veronal e Motus, daranno invece una versione site specific dello spettacolo in programma nel Festival, mutato di segno proprio con l’apporto dei giovani che parteciperanno al laboratorio veneziano. Anche Romeo Castellucci, Leone d’oro alla carriera del 42. Festival Internazionale del Teatro, riserverà al Festival un lavoro specifico, nato dal workshop dal titolo enigmatico Il Significato di. Sempre su testi shakespeariani si misureranno i giovani che seguiranno i workshop di Declan Donnellan e di Thomas Ostermeier, che affronteranno problematiche diverse in rapporto ai classici, come il lavoro d’ensemble e la riscrittura registica. Sul terreno della drammaturgia i workshop spaziano da Wajdi Mouawad a Florian Borchmeyer e Fausto Paravidino. Anna Viebrock lavorerà sull’idea scenografica in rapporto alla drammaturgiamentre Dirk Roofthooft interverrà sulla recitazione e Andrea Porcheddu sulla critica teatrale.

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