In occasione del bicentenario della morte del grande Antonio Canova, lo scultore neoclassico è doverosamente celebrato al Museo Correr con una mostra di fotografie di Fabio Zonta, curata da Andrea Bellieni e Camilla Grimaldi e realizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia con il sostegno della Venice International Foundation.
Il fotografo bassanese presenta in una luce tutta nuova i marmi del Canova, attraverso la lente contemporanea delle sue straordinarie fotografie La forma stilistica della fotografia di Zonta ha origine dalla pratica still-life che spazia attraverso materie e forme immortalando bellezze sia della natura nelle sue molteplici forme, sia artistiche e scultoree.
L’intento, grazie all’utilizzo di luce e prospettiva, è quello di creare immagini che presentano con purezza le sculture di Canova cogliendone l’essenza e traghettando il suo genio artistico in un contesto contemporaneo.
Zonta non fa lo scultore, non dipinge, non disegna ma fa sintesi di tutte queste arti attraverso l’uso sapiente della fotografia che diventa strumento di interpretazione, un’opera d’arte essa stessa. C’è nella potenza delle sue fotografie lo stesso ardire che Canova sperimenta sulla materia: così è infatti nella “carne viva” delle sublimi sculture di Canova, così è anche nella forza del chiaro- scuro che sentenzia il potere dell’immagine di Zonta, che ha rubato la linfa vitale da quella “carne viva”.
Fabio Zonta collabora con importanti istituzioni museali e riviste specialistiche, documentando con sguardo naturale la realtà che ci circonda. Recentemente le sue foto hanno interpretato le opere di Antonio Canova esposte nella Gipsoteca e Museo di Possagno e sono state esposte nel 2018 presso il Consolato Generale d’Italia di New York e alla Frick Collection di New