Undici sale espositive, oltre cento opere ripercorrono il dirompente quanto tormentato percorso artistico di Osvaldo Licini (1894–1958), indiscusso protagonista del modernismo italiano e internazionale, ruolo questo confermato dal premio conferitogli pochi mesi prima della sua scomparsa alla Biennale di Venezia del 1958.
A 60 anni esatti da quel prestigioso riconoscimento, il museo gli dedica una grande retrospettiva a cura di Luca Massimo Barbero. Con un centinaio di opere, la mostra porta in scena quella pittura che per Licini era l'arte dei colori e dei segni, dove questi ultimi esprimevano la forza, la volontà, l'idea e la magia.