La presentazione del restauro del Polittico
di Santa Sabina.
La presentazione dell'intervento curata dal
gruppo di lavoro dell'Istituto Superiore per
la Conservazione e il Restauro avverrà
attraverso filmati delle fasi del restauro e
interventi che illustreranno metodi e scelte
tecniche adottate.
I partecipanti potranno poi visitare l'opera
ormai ricollocata in chiesa.
L’opera costituisce uno tra i più importanti complessi pittorici e scultorei realizzati in Laguna alla metà del XV
secolo. Composto di sei dipinti su tavola a fondo oro disposti su due registri, incorniciati da una
monumentale struttura lignea intagliata e dorata, il polittico di Santa Sabina fu realizzato da Antonio Vivarini
e Giovanni d’Alemagna nel 1443. Riccamente scolpiti e dipinti, nel registro inferiore compaiono i santi
Gerolamo, Sabina e Lizerio, a figura intera; in quello superiore, a mezzo busto, le sante Margherita ed
Agata, mentre al centro, un angelo reca un cartiglio con l’iscrizione Hic sanguis Christ.
Il restauro si è svolto a Roma nei mesi scorsi presso il Laboratorio dei dipinti su tavola dell’Istituto Superiore
di Conservazione e Restauro.
Le condizioni degli strati pittorici denunciavano una storia conservativa assai complessa, fatta di
manutenzioni e interventi reiterati nel tentativo di rallentare l’inevitabile degrado dovuto alle condizioni
ambientali critiche della cappella di Tarasio, per la quale il polittico fu commissionato e dalla quale non fu
mai spostato nel corso dei secoli. La cappella sovrasta una cripta quasi sempre invasa dall’acqua alta, tanto
che i valori di umidità relativa oscillano tra il 70 % e il 90 %.