Il concerto, che alternerà brani strumentali a brani vocali solistici o corali, sarà dedicato al musicista veneziano Alessandro Grandi che, congiuntamente a Claudio Monteverdi, diresse i Cantori di San Marco dal 1620 al 1627. Assieme a cinque suoi mottetti natalizi proposti in prima esecuzione in tempi moderni, verrà eseguita, anch’essa per la prima volta in tempi moderni, la sua Messa concertata seconda a otto voci (pubblicata nel 1637), in un contesto volto a rievocare le musiche eseguite durante una Messa di Natale celebrata nella Basilica di San Marco intorno al primo quarto del XVII secolo.
Il programma si aprirà con un brano strumentale di Giovanni Gabrieli, la Canzon per sonar a otto primi toni del 1597, seguito dall’introito «Puer natus est nobis» in canto patriarchino, dal mottetto a due voci soliste «Sancta et immaculata Virginitas» (1618) di Alessandro Grandi e dai primi due brani della Messa concertata seconda: il «Kyrie» e il «Gloria» a loro volta seguiti dal graduale «Viderunt omnes» in canto patriarchino.
Un altro brano strumentale, la Canzone in eco a otto voci (1618) di Giovanni Battista Grillo, introdurrà un’alternanza di brani solistici e corali di Alessandro Grandi: il mottetto a due voci soliste «O felix, o lucidissima nox» (1625), il «Credo» dalla Messa, il mottetto a due voci soliste «Tu pulchra es, Maria» (1619), il «Sanctus» dalla Messa, il mottetto a voce sola «Transfige, dulcissime Domine» (1621), il «Benedictus» e l’«Agnus Dei» dalla Messa, e il mottetto a quattro voci soliste «Beata viscera Mariae virginis» (1618). Concluderà il concerto un ultimo brano strumentale, la Canzon a otto a due cori di Francesco Cavalli, del 1656.
L’ensemble dei Solisti della Cappella Marciana, formato in quest’occasione da dodici voci maschili (dal controtenore al basso) suddivise in due cori (uno con ripieno), e da un gruppo strumentale comprendente due cornetti, sei tromboni e due tiorbe, sarà diretto da Marco Gemmani, dal 2000 maestro di cappella della Basilica di San Marco.