Il progetto è portato avanti da Evarossella Biolo che per questo lavoro, con l’immancabile supporto dei colleghi Mirco Trevisan e Alberto Cacopardi, si muove in autonomia coinvolgendo due persone esterne a Manonuda Teatro: il giovane drammaturgo di Vittorio Veneto, Vincenzo Ercole, e il regista vicentino Marco Artusi. Dall’incontro tra Evarossella Biolo e Vincenzo Ercole, e dalla visone comune di uno spettacolo che avesse qualcosa di pregnante da raccontare, nasce la voglia di mettere in scena il testo Corpo in Affitto. La fortissima aderenza al reale di questo monologo evidenzia, con un sottotesto provocatorio, la fragilità dell’essere umano. Proprio la centralità dell’essere umano ha condotto alla scelta del regista: Marco Artusi. Artusi, infatti, è un regista in grado di cogliere e mettere in scena con estrema semplicità e lucidità la complessa realtà delle cose. Il suo sguardo, così attento alle sfumature, ha permesso di raccontare la storia di Silvia, una figura borderline: una ragazza che tenta di affermare la propria identità in questa società.