Nel mese di maggio, il museo di Palazzo Grimani propone un ciclo approfondimenti dedicati all’opera Visioni dell’Aldilà di Hieronymus Bosch, a cura del personale tecnico-scientifico della Soprintendenza. Già nel 1521 le tavole di Hieronymus Bosch stavano a Palazzo Grimani, in casa del cardinal Domenico Grimani, collezionista della straordinaria raccolta di opere classiche e non solo. In questa data il Michiel nota la “tella dell’inferno” e la tella de li sogni”, opere già più preziose e rare “ veri incunaboli dell’arte moderna”.
Rientrate nella loro casa veneziana dopo una lunga assenza per una fortunata mostra parigina 'Paradiso Terrestre, Ascesa all’Empireo; Caduta dei dannati, Inferno' verranno analizzate in un breve ciclo di visite guidate inquadrate non solo all’ambito del collezionismo dei Grimani, e analizzate come opere capitali della produzione del maestro, ma indagate anche dal punto di vista tecnico prendendo in esame le problematiche della conservazione e del restauro.
Le tavole delle Visioni dell’Aldilà saranno restaurate nell’ambito dell’accordo tra il Ministero per l’Educazione, Cultura e Scienze dei Paesi Bassi e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo italiano siglato nel maggio dello scorso anno, che prevede l’intervento anche sul Trittico di santa Liberata e sul Trittico degli Eremiti dello stesso autore conservati sempre a Venezia. Il restauro delle opere, sostenuto dal Governo olandese attraverso il BRCP (Progetto Ricerca e Conservazione Bosch) e dal Getty Foundation di Los Angeles, è in corso a Venezia nel Laboratorio di restauro della Soprintendenza alla Misericordia.