Tanović torna indietro nel tempo, a temi a lui congeniali dopo Triage, con una riflessione dolente, pacata, ben distante dall’urlato No Man’s Land.
Torna in Jugoslavia, nel 1991, nell’Erzegovina meridionale teatro degli avvenimenti e patria in cui fa rientro l’esule Divko Buntic. Per lui sembra essere arrivata l’ora delle rivincite, in prim’ordine sull’ex moglie. Il tempo e i soldi sembrano essere dalla sua parte: ma la guerra serbo-bosniaca croata incombe e tutto sta per cambiare radicalmente.