Il trio 'Trophies' di Alessandro Bosetti è uno dei gruppi più originali e avventurosi della musica sperimentale di oggi. Basato su loop di poesia astratta cantata, il progetto unisce la voce e l’elettronica alle sonorità della chitarra di Kenta Nagai e alla batteria di uno dei più straordinari improvvisatori di oggi, l’australiano Tony Buck.

'Trophies' sarà al Teatro Fondamenta Nuove di Venezia, domenica 27 aprile alle 21, per un concerto che si preannuncia ipnotico e affascinante, grazie a una interazione visionaria di parole e suoni. Per il musicista – che è attualmente attivo sulla scena di Berlino – si tratta anche di un ritorno, dal momento che il progetto 'Trophies' è nato proprio al Teatro Fondamenta Nuove, dove Bosetti è stato in residenza e ha registrato una prima fase del lavoro nel febbraio del 2009.

In questo progetto il divario tra musica e parola quasi scompare in una sorta di magia minimalista e incantatoria, un flusso affascinante e lirico sempre in movimento. Una delle proposte più originali della scena sperimentale contemporanea.

Alessandro Bosetti terrà anche, lunedì 28 aprile, un laboratorio dal titolo 'We can keep the meat (Conversazioni performative)', indirizzato a musicisti, attori, performer, artisti visivi e scrittori in cui si lavorerà sull'impossibile eppure ovvio matrimonio tra linguaggio e musica. Da diversi anni l’artista esplora infatti il confine incerto tra musica e linguaggio utilizzando una serie di dispositivi come speech-melodies, istruzioni per improvvisazioni parlate, macchine delle interruzioni (Mask Mirror) e camere oscure sonore ispirate alla radiofonia monofonica degli albori (Hand Made Radio). Durante il workshop si passerà da dimostrazioni e decostruzioni di alcuni lavori e dispositivi di Bosetti a esercizi pratici come 'The Pool and the Soup' in cui una semplice conversazione viene modulata attraverso parametri musicali sonori e geometrici. Nella pratica si farà riferimento a fonti diverse scelte tra le conductions di Butch Morris, i presepi viventi italiani e le constructed situations di Dan Graham, Tino Sehgal e Masahiro Miwa di cui verranno analizzati alcuni lavori.

Alessandro Bosetti è un compositore, performer e artista sonoro attivo sulla scena berlinese. Dopo avere iniziato come sassofonista, si è orientato negli anni a una straordinaria ricerca sul linguaggio parlato e sugli aspetti sonori della comunicazione verbale, utilizzando errori, traduzioni e interviste come materiale compositivo. Lavora con la voce e l’elettronica in un ambito che rende ambigui i confini tra la composizione elettroacustica e performance, tra radio e arte, suonando nelle più prestigiose sedi europee e mondiali Ha collaborato con artisti come Rhodri Davies, Michel Doneda, Axel Dörner, Annette Krebs, Peter Kowald, Phil Niblock, Otomo Yoshihide, Ches Smith, Taku Sugimoto, Taku Unami e con scrittori come Charles Pennequin e Kim T’ae Yong.