Lo Stato esercita la sua sovranità ammettendo ed escludendo gli stranieri.
Con quali poteri? Con quali condizionamenti dell’Unione europea?
E quali sono i diritti che gli stranieri possono far valere nei confronti dello Stato?
Al fondo di questa dialettica, vi sono interrogativi che toccano le fondamenta dello Stato e delle libertà individuali. Esiste un potere dello Stato-nazione di “difendersi” dall’immigrazione? Ed esiste un limite oltre il quale le ragioni della difesa (nazionale o statale) non possono prevalere sulle ragioni della libertà?
A questi interrogativi è dedicato l’incontro organizzato da Giuseppe Piperata e Tommaso Bonetti, docenti dell’Università Iuav di Venezia, la mattina del 15 novembre presso la sede di Cà Tron. “L’amministrazione pubblica e le fragili libertà dello straniero”: sarà questo il tema su cui discuteranno alcuni studiosi italiani e europei, che nell’occasione presenteranno un recente volume di Mario Savino, Le libertà degli altri, Giuffrè, 2013.
L’incontro sarà chiuso dalla relazione del prof. Sabino Cassese, giudice della Corte Costituzionale.