Le scoperte nella retica Sanzeno, in Val di Non (Trento), offrono lo spunto per un incontro tra archeologia, chimica, musica e linguistica attorno ad uno strumento musicale di bronzo, antico due millenni, ora ricostruito.
I Celti, noti nell’antichità per essere dei formidabili guerrieri, adottarono tecniche di combattimento inusuali e pittoresche: tra queste anche l’uso di grandi trombe, che terminavano con una testa d’animale. I suoni emessi da tali strumenti erano accompagnati, come riportato dallo storico greco Polibio, dalle grida dei guerrieri e dal rumore dei carri da guerra creando così un’atmosfera terrificante che diventava una vera e propria arma psicologica. Le testimonianze archeologiche relative a questi strumenti “musicali” sono molto rare: allo stato attuale delle ricerche sono noti solo una decina di karnykes, per lo più in stato frammentario, rinvenuti in Francia, in Svizzera, in Germania, in Romania ed in Italia.
Introducono Rosa Roncador e Paolo Bellintani
Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici - Provincia Autonoma di Trento.
Conferenza spettacolo a cara di : Alessandro Ervas, archeo-metallurgo e restauratore; Ivano Ascari, docente di tromba Conservatorio F.A. Bonporti di Trento. Vengono eseguiti alcuni brani composti appositamente da Peter Anthony Monk e Marcelo Burigo.