Il fiume Stella, la più importante arteria di risorgive del Friuli, mette in contatto l’alta e media pianura friulana con il mare.
Questo asse idroviario in epoca antica intersecava inoltre, sia la nota via Annia, che la rotta endolagunare che collegava Aquileia a Ravenna. Specchio di questa primaria importanza del fiume Stella sono i numerosi resti e reperti archeologici che sono stati individuati nelle sue acque. Per queste motivazioni è stato dato vita al Progetto Anaxum, Archeologia e Storia di un Paesaggio Fluviale.
Nato nel 2011 dalla collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia e il Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali dell’Università di Udine, Anaxum ha l’obbiettivo principale di studiare il paesaggio archeologico del fiume Stella sulla base della documentazione esistente, di metodologie di indagine non invasive e scavi archeologici mirati.
Al progetto collaborano importanti istituzioni scientifiche: la Texas A&M University specializzata nell’archeologia navale; il dipartimento di Geoscienze dell’Università di Trieste per le prospezioni strumentali e l’australiana Macquarie University di Sydney per il telerilevamento. Il cuore del Progetto Anaxum è dunque un gruppo di ricerca interdisciplinare che utilizza il fiume Stella quale laboratorio per lo sviluppo di tecniche innovative e al contempo per la formazione di archeologi subacquei.
Introduce Mauro Bordin, sindaco di Palazzolo dello Stella (UD). Interventi: Massimo Capulli, Università di Udine.