La città di Jesolo sorge al margine nord orientale della laguna di Venezia. Il territorio jesolano si è formato in tempi recenti (ca. 4000 a.C.) grazie ai sedimenti fluviali depositati dal fiume Piave e da altri corsi d’acqua vicini.
In quest’area morfologicamente depressa emerge una zona
dall’estensione di ca. 25 ha., con altimetrie nettamente superiori, che corrisponde a quella parte di Jesolo Paese chiamata “Antiche Mura”.
Le fonti storiche ci dicono che questo luogo fu nel Medioevo
un potente emporio venetico dal nome di Equilum/Giesolo, che
ebbe anche la dignità episcopale dal IX al XV secolo.
La prima cartografia in cui compare Equilum risale al tardo XV secolo, periodo in cui la città era però già abbandonata.
Oggi, grazie a recenti evidenze da remote sensing, alcune delle quali elaborate tramite idonee procedure di image processing, si è finalmente in grado di conoscere la conformazione di un’ampia parte dell’abitato con canali interni che lo intersecavano, ponti che attraversavano i canali, un articolato reticolo viario in-site,
strutture spondali che delimitavano i canali, ed in più di ipotizzare l’identificazione di evidenze assai nitide da foto aerea con parti di quello che potrebbe essere il castellum equilense testimoniato dalle fonti antiche; l’insieme di queste tracce sembrerebbe disegnare in questo luogo il quadro di una piccola Venezia altomedievale.
Introducono Alessandro Asta, Soprintendenza per i Beni
Archeologici del Veneto e Roberto Rugolotto, Vicesindaco di Jesolo (VE). Interventi: Graziano Serra.