Il fascino dell’apparire, il gusto per l’ornamento, la disinvoltura dei corpi nomadi dentro tessuti semplici ma tinti in maniera particolare o iper-decorati.
Quando l’abito diventa una parte di sé, una pelle sulla pelle e dà voce al corpo. È questo il tema dell’incontro 'Donne e moda nomade: Tuareg e Rabari', organizzato dalla Fondazione Querini Stampalia per giovedì 7 marzo, alle ore 18.00, nell’ambito dell’iniziativa DO.VE DONNE A VENEZIA Creatività, Economia, Felicità.
Elena Dak, antropologa e scrittrice, prendendo in considerazione l’abbigliamento, i gioielli, il trucco, i tessuti in uso presso le donne di due diverse popolazioni nomadi - i Tuareg del Niger e i Rabari del Gujarat, India - indaga il loro rapporto con l’abito, visto da fuori e vissuto da dentro, come strumento di comunicazione e come simbolo; un concetto così sintetizzabile: “mi vesto per parlarti”.
Introduce Ilaria Crotti, docente di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università Ca’ Foscari.
L’iniziativa, in collaborazione con l’Archivio Scritture