Lo spettacolo può considerarsi la summa dei migliori numeri di David. E’ il frutto di anni d’esperienza diretta trascorsi calcando le scene di tutto il mondo: dal piccolo schermo, alla scuola di vita del circo classico italiano, passando per le grandi e roboanti arene americane e sud americane, fino ad approdare nei più prestigiosi teatri di prosa.
Ma non è solo questo. Si tratta, prima di tutto, di una confessione artistica di David, un ritratto sincero della sua maschera e dell’uomo che la indossa, sempre meno distinguibili, un piccolo manuale di riso e poesia.
In questo speciale allestimento David vuole evocare il mondo del clown nel suo aspetto più intimo e realistico ma nello stesso tempo poetico. Alterna gag visuali a brani musicali (suona cinque strumenti!) attingendo dal repertorio classico della clownerie al quale però, alla maniera dei Comici dell’Arte, apporta decisive innovazioni.
spettacolo è la messa in scena fluida e coordinata dei suoi migliori numeri. David rapisce, seduce, commuove. Commuove per la sua semplicità per la naturalezza con cui davanti ai nostri occhi plasma la realtà di tutti i giorni: con lui il pubblico riesce a cancellarne il peso, ricomincia a giocare e vola con la poesia in alto, dove le cose diventano piccole e perdono quel contorno serio e quotidiano. Alla fine di questa avventura, guardandoci intorno sorridenti, ritroviamo le cose di sempre, le riconosciamo a fatica dopo che hanno brillato di luce propria, ma sappiamo che è sempre stata la nostra realtà quella che avevamo sotto il naso.
David trasforma anche noi, il pubblico. Si dirige verso la platea, sceglie chi lo guarda negli occhi e lo coinvolge nel suo spettacolo dando così ogni volta una unicità e irripetibilità che sorprende e affascina.
Affascina soprattutto la spontaneità e immediatezza con cui si rapporta al pubblico, riuscendo a rendere chiunque una perfetta spalla comica. Schernisce e ridicolizza, ma con un’ingenuità e simpatia disarmanti. Lo spettacolo è un crescendo, non tanto nell’abilità del comico, ma di emozioni: risata dopo risata il pubblico si avvicina l’uno all’altro, sorride con e del suo prossimo, in sala penetra un senso di compartecipazione. E David ne è profondamente consapevole:- Ti senti parte di qualcosa quando ridi… ridendo non ci sentiamo soli.- Solo ora David, dopo averci fatto abbandonare la nostra maschera, può abbandonare la sua per riprendere con umiltà da dove aveva iniziato: essere un uomo qualunque.