Aron Demetz, Tone Da Cudan, Egon Moroder Rusina: sono i nomi degli artisti gardenesi ritratti dal filmaker veneziano Elia Romanelli nel suo documentario “Lën - Storie e pensieri di tre artisti gardenesi” (Italia, 2012, 52’), premiato all'ultima edizione dell'Asolo Art Film Festival come miglior film sull’arte. Il documentario, realizzato dal veneziano Studio Liz di Romanelli e della giovane produttrice Elisa Pajer, torna in Veneto con la proiezione del 14 dicembre, alle 21, al centro culturale Candiani di Mestre, nell’ambito della rassegna “Schermo d’autore – incontri con i registi” (ingresso libero). «Parlando di legno – spiega il regista Romanelli - si finisce presto a parlare d’arte e di tutto ciò che questa comporta, inclusi i tumulti del pensiero e dell’anima». Artisti che lavorano con il legno (lën, appunto) e artisti della montagna, la cui estetica pare inseparabile dall'espressività del loro lavoro artistico. «Gli artisti della montagna - scrivono Gianni Rigoni Stern e Giovanni Kezich, in sede di presentazione - avvertono in maniera particolarmente acuta il senso della dedizione alla montagna, a valori tanto eterni quanto difficilissimi da comunicare nella loro pienezza. Nella loro ricerca ci comunicano gli esiti del loro dilemma, sempre a metà strada tra le tentazioni del mercato e quelle sempre in agguato dell'isolamento più caparbio, a contatto con una natura deificata. Nella sua ricerca rigorosa di testimonianze intime e anche molto autentiche di questa estetica della montagna nella sua versione più contemporanea, il film di Romanelli consente di mettere a fuoco gli aspetti diversi di questo dialogo interiore, attraverso l'espressione di tre artisti nei quali ogni uomo della montagna ritroverà quache cosa di proprio: soprattutto quanti sanno, e in montagna sono ancora moltissimi, che cosa c'è dietro un pezzo di legno» Il documentario è stato acquistato da Rai Bolzano.