Nel 1919 Giuseppe Marincola è maresciallo di fanteria nella Somalia italiana. Combatte le tribù ribelli, addestra i dubat, mette al mondo due figli con una donna del luogo, ma a differenza di tanti commilitoni decide di riconoscerli e farli crescere a Roma. Giorgio e Isabella Marincola diventano così due dei primissimi 'black italians' a frequentare le scuole della capitale, durante gli anni di Mussolini, dell'Impero e delle leggi razziali. La loro storia personale si intreccia a quella dell'Italia. Giorgio muore da partigiano in Val di Fiemme. Isabella, enigmatica mondina in 'Riso amaro', schiava di Medea in una tragedia di Corrado Alvaro, modella per Guttuso, nei primi anni Sessanta torna in Somalia. Ma la guerra civile la costringe a fuggire nell'Italia di Tangentopoli, dove Timira è testimone e vittima di un nuovo razzismo.