Venezia nel 1520 era una metropoli europea. In città c'erano le più grandi tipografie del mondo, e furono stampati qui il primo Corano in arabo, il primo Talmud, il primo libro in armeno, in greco, in cirillico e in bosniaco, il primo trattato di architettura. Venezia era una multinazionale del libro, con le più grandi tipografie del mondo, in grado di stampare in qualsiasi lingua la metà dei libri stampati nell'intera Europa. Committenti stranieri ordinavano libri in inglese, tedesco, céco, serbo. Appena publicati, venivano diffusi in tutto il mondo. Aldo Manuzio inventa la figura dell'editore moderno. La Serenissima resterà la capitale dei libri finchè la Chiesa, che considerava la libertà di stampa un pericolo, non ruscirà a imporre la censura dell'Inquisizione.
Incontro con l'autore del libro: Alessandro Marzo Magno.